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| Vi segnalo un effetto preoccupante del coumadin, l'abbassamento dei valori delle piastrine. E' un fenomeno raro ma c'è; nel mio caso è stato confermato dall'ematologo.
Beppe |
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| Confermo e sottoscrivo; a domanda esigete risposta.
Beppe |
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| Quanto dice Silcip nell'ultimo suo paragrafo..... spesso gli emboli vengono sparati in circolo.........
E' una informazione MOLTO attendibile con basi scientifiche certe; pertanto anch'io ritengo che la TAO nel caso di recidive, vada presa in considerazione.
Beppe |
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| Ssette sei certo su tuo zio? Io sono stato ablato 3 volte in sei mesi nel 1998, ma sempre a destra e sono certo che fu il dott. Pappone l'anno precedente ad iniziare dei tentativi a sinistra.
Beppe |
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| E' vero non siamo tutti uguali, ma.....
Mi avverte il cardiologo che con un po di fortuna il piano terapeutico per l'utilizzo del Pradaxa è pronto; possiamo iniziare. Prima pastiglia da 150mg subito mal di stomaco, ricorro al gastro protettore ma senza successo, dopo 4 giorni devo sospendere.
Fatta salva la premessa; ma se mi è consentito un consiglio, se come me avete anche il minimo problema di stomaco, fate attenzione all'utilizzo del Pradaxa.
Beppe |
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| Il mio cardiologo sta iniziando la pratica ( piano terapeutico ) per farmi assumere il Pradaxa ( ci vorranno un paio di mesi.....? ). Avendo io un INR molto ballerino, che a detta dei medici è stata la causa di una recente flebite, ho potuto far richiesta per la sostituzione del coumadin.
La prima domanda che ho fatto al cardiologo è stata..... e in caso di emorragie? La risposta mi ha confortato, essendo prevista una terapia a base di plasma congelato. Non chiedetemi di cosa si tratta perchè non ho per il momento approfondito.
Beppe |
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| Caro Solleder, sono molto contento per le tue ottime condizioni.
Da che parte sei salito sulla Marmolada? Io feci lo spigolo dove c'è una parte in ferrata (non mi ricordo il nome della via), credo che in questo periodo sia piuttosto innevata e difficilmente fattibile.
Che invidia!!!!!
Beppe
Caro Antonio sono anch'io un appassionato di pesca, in particolare quella alla carpa e come te rilascio!
Ciao, Beppe |
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| Caro Gian Luigi a quel che mi dicono i medici, il rischio maggiore nella cronicizzazione della FA è la miocardiopatia dilatativa, che non è certo cosa di poco conto. Detto questo, capisco che non sia una decisione facile, non esistendo certezze ma solo ipotesi.
Beppe |
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| Caro Simon , vedo con piacere che hai perfettamente colto il senso del mio scritto. Verrà mai il giorno in cui anche i funzionari del ministero della salute comincino a porsi delle domande.....
Per quanto concerne il secondo quesito, credo trattasi di nuova tecnologia.....approfondiremo!
Ciao
Beppe |
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| Cose nuove dal mondo!
SALUTE | Sabato, 11 Maggio 2013 08:30
Una mappa del cuore in 3D che aiuta a scoprire l'origine della fibrillazione
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Una nuova tecnologia che permetterà ai cardiologi di intervenire in tutta sicurezza
Roma - In futuro sarà possibile tramite la mappatura in 3D dei segnali elettrici del cuore vedere l’origine precisa nell’organo che scatena la fibrillazione atriale. E intervenire in maniera più efficace per curare la patologia.
L’importante passo avanti, che permetterà ai cardiologi di operare con grande accuratezza, è stato presentato al congresso nazionale del Heart Rhythm Society di Denver ed è firmato dai ricercatori dell’Intermountain Medical Center (Usa). Questa nuova tecnologia mappa i segnali elettronici del cuore ricreando successivamente un’immagine tridimensionale che fa da guida per la procedure di ablazione con catetere, utilizzate per distruggere le cellule miocardiche che contribuiscono all’aritmia.
«La bellezza di questa nuova tecnologia - afferma John Day, direttore dell’Intermountain Medical Center - è che ci permette per la prima volta di vedere con grande realismo e in tre dimensioni la fonte di questi segnali elettrici caotici nel cuore, la causa della fibrillazione atriale». I cardiologi, infatti, potranno individuare esattamente le zone responsabili della patologia e procedere alla loro rimozione con notevoli percentuali di successo.
Il team di ricerca ha utilizzato la nuova tecnologia di mappatura 3D su 49 pazienti tra il 2012 e il 2013 e li ha confrontati con i quasi 200 in condizioni simili che hanno ricevuto un trattamento convenzionale durante lo stesso periodo di tempo. Circa un anno dopo l’ablazione con catetere, quasi il 79% dei pazienti che hanno avuto il procedimento 3D non aveva più il disturbo, rispetto al 47,4% di coloro che aveva subito una procedura di ablazione standard, senza però l’ausilio delle tre dimensioni.
Ciao a tutti
Beppe |
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| Carissimi Mirandolina Alfredo e Francesco in questo momento c'è un troll che ride e gongola per aver raggiunto il proprio obbiettivo e Voi come tre boccaloni (amo la pesca) gli state dando soddisfazione.
L'unico modo per rendere innocui questi "personaggi" è I G N O R A R L I!!!!!!!!!!
Beppe |
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| Caro Vit, la pensiamo allo stesso modo e come ebbi a scrivere giorni fa......ogni tanto ritornano!!!
Ragazzi, sono solo parole al vento, lasciamo perdere!!!
Beppe |
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| .....non ti curar di lor, ma guarda e passa
Beppe |
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| Carissima Marù mi dispiace deluderti, ma secondo me (e non solo) gli antiaritmici HANNO un effetto rebound.
Ciao
Beppe
P.S. Come ti va? |
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| Il primo nel 98 era monocamerale, i 2 successivi bicamerale. Mi è stata fatta l'ablazione del nodo atrio ventricolare? Ancora oggi non lo so.....è una storia lunga e contorta, fatta di troppe bugie.
Qui mi fermo, non voglio illuderti o disilluderti, convinto come sono che ciascuno di noi affronta esperienze, senza essere totalmente messo a conoscenza del proprio destino.
Ti auguro per il tuo futuro un mondo di serenità!
Beppe |
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110 replies since 24/12/2010
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