BETABLOCCANTI E FIBRILLAZIONE

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  1. tristano
     
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    Rispondo in ritardo, ma visto che ho preso un betabloccante (atenololo) per quasi 15 anni posso dire la mia sugli effetti collaterali.
    A me il betabloccante ha fatto prendere un bello spavento: l'ho preso per 15 anni senza mai avere particolari problemi, se non un evidente calo della libido (che però, essendo giovane, non mi ha creato poi tanti problemi, anzi).
    Poi un giorno ho iniziato a manifestare una evidente claudicatio intermittens: termine tecnico per dire comparsa di dolori lancinanti ai polpacci, tipo crampi, dopo 400-500 metri di camminata tranquilla. Dolori che sparivano in poche decine di secondi non appena mi fermavo e ritornavano appena mi rimettevo a camminare. Insomma, una cosa non propriamente normale in un quarantenne, soprattutto se si tiene conto che in genere questa sintomatologia è il primo segno di una grave ateroscelosi alle arterie, una cosa abbastanza preoccupante. Invece gli esami hanno evidenziato arterie in ottima forma e che la colpa era tutta del betabloccante. Che i betabloccanti abbiano un effetto vasocostrittore è normale, ma in genere si manifesta con qualche doloretto alle estremità. Nel mio caso invece la vasocostrizione era talmente forte da crearmi problemi di circolazione a livello delle arterie. Una cosa che anche il cardiologo ha ammesso di non avere mai visto in tanti anni di carriera. Fortunatamente mi è bastato interrompere il betabloccante per far scomparire tutti i disturbi alle gambe. Per contro però mi è venuta la FA....
     
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